Benvenuto caro lettore. Intanto ti fornisco qualche breve informazione sulla persona che si cela dietro le parole che stai per leggere. Mi chiamo Valentina e attualmente ho 16 anni. Abito a Reggio Emilia, una grigia e monotona città del Nord Italia che nessuno conosce. Qualche mese fa presi l'importante decisione di diventare un'exchange student, infatti trascorrerò 10 mesi in una bellissima cittadina vicino a Houston, Texas. Ho voluto aprire questo blog per avere a disposizione una valvola di sfogo, un luogo in cui poter essere quello che sono senza filtri. Detto questo buona lettura.

domenica 6 dicembre 2015

Parigi.

Come ho in parte detto, di parole per descrivere certe atrocità io non ne ho. Ma voglio lasciare un segno, qui, per ricordarmi di questo periodo tutt'altro che luminoso per la storia del nostro mondo. Per questo, ho deciso di pubblicare un pensiero di una persona che avete già incontrato se da sempre avete seguito questo mio angolo di sfogo. A te la parola, Walt.

'[...] I morti sono 150. I feriti 120; anzi sono di più. Sono centinaia, migliaia, milioni, siamo tutti noi. Tutti siamo lividi di ciò che è successo; tutti oggi siamo vestiti a lutto circondati da un silenzio che mi suona irreale. Parigi è da sempre il centro della vita europea, il fulcro delle arti, lo stendardo delle libertà. Tutto questo ieri notte è stato bruciato nelle fiamme delle esplosioni, lacerato dai colpi rimbombanti dei fucili. Non ci sono più parole per narrare i fatti; ciò che è accaduto è semplicemente il segnale del regresso umano. L'uomo è diventato nemico di se stesso, assassino di quelli che sono i suoi stessi dogmi, al servizio di una religione che nemmeno loro sanno ormai più interpretare. Dove sono i principi della Rivoluzione Francese? Dov'è l'egalité? Dov'è la fraternité? Dov'è la liberté?
Il mio pensiero va ai parigini, ma anche al mondo, ad un mondo sotto attacco, che purtroppo si sta abituando ad un clima di perpetua paura seppure abbia bisogno di pace tanto quanto ha bisogno di ossigeno. Mi rivolgo ad un mondo che deve reagire, per loro, per tutti, PER NOI. [...]'



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