Benvenuto caro lettore. Intanto ti fornisco qualche breve informazione sulla persona che si cela dietro le parole che stai per leggere. Mi chiamo Valentina e attualmente ho 16 anni. Abito a Reggio Emilia, una grigia e monotona città del Nord Italia che nessuno conosce. Qualche mese fa presi l'importante decisione di diventare un'exchange student, infatti trascorrerò 10 mesi in una bellissima cittadina vicino a Houston, Texas. Ho voluto aprire questo blog per avere a disposizione una valvola di sfogo, un luogo in cui poter essere quello che sono senza filtri. Detto questo buona lettura.

venerdì 16 ottobre 2015

Blessing.

Chissà perché gli americani ci ritraggono come un popolo di devoti e credenti. Sì, abbiamo il papa. No, la maggior parte di noi non va più in chiesa dopo la prima comunione.

In quest post voglio appunto parlarvi di quello che, a mio parere, è uno degli argomenti più delicati di tutta la mia esperienza fino ad ora.
Comincio con un consiglio rivolto ai futuri exchange che probabilmente in questo momento stanno già preparando i documenti per l'iscrizione al programma: SCRIVETE LA VOSTRA LETTERA CON TOTALE CONSAPEVOLEZZA DEL VOSTRO LINGUAGGIO. Mi raccomando, sottolineate la vostra religione, qualunque essa sia. Ecco, la sottoscritta scrisse 'non sono una persona religiosa', ritenendo che la parola 'atea' fosse troppo scortese o potesse oltraggiare qualche credenza. Ora vorrei soltanto tornare indietro e correggere questa sfumatura che mi è costata 5 preghiere giornaliere e il divieto di indossare quello che ritengo consono.
Ebbene sì, in America la maggior parte delle famiglie basa la propria vita su Dio. E con questo non voglio mancare di rispetto a nessuno, ma quando ti ritrovi a passare dalle bestemmie degli amici italiani al ringraziare il signore per poter mangiare uno yogurt, beh, è una sorta di shock.
Probabilmente il mio caso è davvero estremo, ma in generale ragazzi preparatevi anche ad una esperienza completamente nuova per quanto riguarda la scoperta della spiritualità. La Chiesa di per se qui è completamente diversa. Canzoni rock, discorsi filosofici, feste e tanto cibo. Niente preti decrepiti o quadri inquietanti. Solo teatri, palchi e un pubblico radiante e sempre partecipe. I ragazzi della mia età si incontrano allo youth group e parlano della settimana trascorsa. Gli adulti fanno lo stesso, solo con coetanei. Per gli americani è davvero una parte importante della vita; la comunità, la condivisone, lo stare insieme, cose che magari noi dimentichiamo nelle nostre famiglie 'liberali' qui sono quotidianità. Ma le cose positive finiscono qui, perché per tutto il resto ritengo questa fissazione per la religione un vero e proprio estremismo e fondamentalismo. Auguro a tutti coloro che stanno scegliendo la mia stessa strada di trovare una famiglia che lasci loro la libertà di professare qualsiasi religione, compreso l'ateismo.

E con questo vi saluto, sperando con tutto il cuore che questo weekend alla State Fair di Dallas possa donarmi un buon compleanno.

See yall,
Una quasi diciassettenne Vale

giovedì 8 ottobre 2015

Cari Italiani.

Cari Italiani,
non mi sono mai sentita parte del nostro paese. Nei miei ormai 17 anni di vita non ho mai provato il minimo senso di patriottismo. Questo fino a quando non ho lasciato la nostra Italia.

Cari Italiani,
cosa state facendo ? Se solo potessi aprirvi gli occhi, se solo poteste vedere tutto quello che il nostro paese ha da offrire, se solo poteste capire quanta bellezza possiede la nostra Italia.

Cari Italiani,
basta gettare immondizia sulla storia, basta sminuire la nostra cultura, basta lamentarsi di politica. Aprite la finestra, ammirate quella piazza, quella chiesa, quella collina. Respirate. Questa è la nostra Italia.

Cari Italiani,
assaporate ogni pasto, non pensate mai che una pasta al pomodoro sia una ricetta semplice. Fidatevi, tutti la invidiano. I sapori, i colori, i profumi, solo nella nostra Italia.

Cari Italiani,
non vergognatevi mai del vostro accento. Che sia del Sud, del Centro o del Nord. Siamo diversi, quasi tre mondi a se. Ma condividiamo un terreno di meraviglie, la nostra Italia.

Cari Italiani,
vi siete mai resi conto della bellezza della nostra lingua? La sottigliezza di quei termini ineguagliabili, la pesantezza e l'importanza di alcune parole. I suoni dolci e fluenti quasi cantati. Parla, fatti sentire nostra Italia.

Cari Italiani,
se potete andate all'estero. Dicono che non si riesca ad apprezzare una cosa fino a quando non la si perde. Non c'è cosa più vera. Vi mancherà la nostra Italia.