Benvenuto caro lettore. Intanto ti fornisco qualche breve informazione sulla persona che si cela dietro le parole che stai per leggere. Mi chiamo Valentina e attualmente ho 16 anni. Abito a Reggio Emilia, una grigia e monotona città del Nord Italia che nessuno conosce. Qualche mese fa presi l'importante decisione di diventare un'exchange student, infatti trascorrerò 10 mesi in una bellissima cittadina vicino a Houston, Texas. Ho voluto aprire questo blog per avere a disposizione una valvola di sfogo, un luogo in cui poter essere quello che sono senza filtri. Detto questo buona lettura.

martedì 10 maggio 2016

Perchè scrivo?

Non avrei mai immaginato che questo blog prendesse una piega così emotiva, parallela alla mia esperienza. Non che abbia rimpianti, non fraintendermi, ma aspettavo da me stessa un po' più di inerenza, soprattutto considerato il mio scopo iniziale di apparire come un punto di riferimento per futuri exchange affamati di risposte.

Mi ritrovo a meno di un mese dall'arrivo dei miei genitori a contare i restanti giorni, come facevo da piccola con i petali delle margherite un po' spoglie, tentando di incamerare quanti più ricordi possibili. Il mio terrore? L'oblio. Sono perseguitata dalla paura folle di ricordare solo momenti bui, solo quei pianti così innocui tamponati dalla federa di un cuscino, o tutte quelle volte che mi sono sentita così piccola comparata all'immensità del mondo. Temo di non portarmi a casa i grattacieli della mia Houston, così imponenti sul panorama piatto ed infinito, i quali hanno saputo togliermi il fiato sin da quel 21 agosto 2016, appena scesa da un aereo di insicurezze, dandomi il benvenuto. Mi hanno guardata dall'alto; devo essere sembrata fragile, nella mia camminata disorientata verso l'ignoto.
Come potrei dimenticarmi, poi, di quella momentanea libertà del percorrere una highway ai 170, con finestrini spalancati e capelli guidati all'impazzata da un vento irriverente che spazza via certezze, e incertezze? Ho paura che la mia mente giochi brutti scherzi, una volta a casa. Tutte le immagini di una vita così fulminea, irripetibilmente unica, sono forgiate in me, come bassorilievi, sperando di riuscire a resistere alla deteriorazione che il tempo porta. E' così potente, il tempo.

Per questo scrivo. Scarico i ricordi su un foglio, esattamente come fotografie trasportate dal rullino ad un album. Questo è il mio album. Il mio magazzino. La mia memoria.

Vale.