Benvenuto caro lettore. Intanto ti fornisco qualche breve informazione sulla persona che si cela dietro le parole che stai per leggere. Mi chiamo Valentina e attualmente ho 16 anni. Abito a Reggio Emilia, una grigia e monotona città del Nord Italia che nessuno conosce. Qualche mese fa presi l'importante decisione di diventare un'exchange student, infatti trascorrerò 10 mesi in una bellissima cittadina vicino a Houston, Texas. Ho voluto aprire questo blog per avere a disposizione una valvola di sfogo, un luogo in cui poter essere quello che sono senza filtri. Detto questo buona lettura.

domenica 31 maggio 2015

Aspettative.

Salve a tutti cari lettori fantasma, eccomi tornata dopo circa una settimana di nullafacenza. La scuola italiana è ormai agli sgoccioli e i miei professori sembrano già andati in letargo. Questo significa che stiamo andando a scuola per scaldare le sedie e le giornate sono monotone e noiose.
Oggi ho deciso di scrivere questo post dedicato alle mie aspettative sul luogo in cui finirò. Con aspettative intendo in che stato/città/zona preferirei andare, perchè si sa , non dobbiamo farci delle vere e proprie aspettative in quanto quasi sicuramente il contesto in cui saremo catapultati è l'esatto contrario di quello che ci eravamo prefigurati.
Partendo dalla zona, intesa come fascia climatica, non vorrei dover patir troppo il caldo. Io odio il caldo. Proprio non lo patisco. Quindi opterei per un luogo in cui l'escursione termica tra inverno ed estate sia molto ridotta. Ma non posso pretendere troppo.. Per cui direi che tutto sommato preferirei il nord al sud. Ora, est o ovest ? Essendo già stata due volte sulla East Cost, mi piacerebbe andare ad Ovest. Assolutamente non nel centro.. stati come il Nebraska, il Colorado o il Wyoming mi danno l'idea di essere claustrofobici. Ma ragazzi, non mi fraintendete, sto parlando solo dal punto di vista climatico. In realtà sono pronta a tutto ciò che mi si presenterà davanti.
Stato ideale ? Non credo di averlo. Ovviamente, come tutti, sogno la California. Sì, lo so, ho appena detto che odio il caldo. Ma diciamocelo, chi non vorrebbe andare una anno nello stato dei surfisti, delle spiagge bianche, del mare cristallino, delle ville enormi e del cinema ? Ben pochi a mio parere. Ma lasciamo perdere i sogni irrealizzabili e torniamo sulla terra. Se dovessi proprio scegliere uno stato sceglierei il New Jersey. Perchè ? Be, prima di tutto ha le quattro stagioni. Questo significa Natale con la neve, autunno con colori spettacolari, profumo di fiori in primavera e pantaloncini corti d'estate. Poi è molto vicino a New York , la città di cui mi sono follemente innamorata esattamente un anno fa.
Come seconda scelta, invece, dico lo stato di Washington. Freddo sì, ma mi ispira molto la città di Seattle.
Bene , direi che concludo così. Non mi resta che continuare a fantasticare. Partirò ? Mi adotteranno ? Mah, mistero.
Passo e chiudo, baci

-Vale

lunedì 25 maggio 2015

Passione.

Come da copione, eccomi tornata dall'intenso weekend di gare a Lignano Sabbiadoro, le quali sono andate piuttosto bene, non mi lamento dai. Come vi avevo anticipato, questo post sarà del tutto dedicato allo sport che pratico da ormai 11 anni: la Ginnastica Ritmica. 
Iniziai nel settembre 2004, anno in cui cominciai anche le elementari. Inizialmente desideravo fare danza classica, ma mia madre trovò un corso base di ginnastica nella palestra della mia scuola, quindi vista l'adesione di molte mie compagne di classe, fui iscritta anche io. E lì nacque questa grandissima passione che ancora porto avanti. L'anno dopo partecipai per la prima volta ad una piccola gara classificandomi per i nazionali; ogni tanto mi capita ancora di vedere il video della mia esibizione con le lacrime agli occhi. 
Anno dopo anno arrivai ad un bivio: continuare nella piccola società che mi forniva solo piccole basi o fare il salto di qualità? Mi armai di tenacia e scelsi la seconda opzione, iscrivendomi nella società sportiva di ginnastica migliore della città, che allora era davvero di alto livello. Purtroppo però dopo le prime lezioni mi accorsi che qualcosa non andava .. le mie compagne erano distanti, fredde, non mi coinvolgevano nei loro discorsi, e le insegnanti sembravano noncuranti di me. Arrivò quindi l'invito ad un colloquio con la presidentessa della società (che ovviamente per motivi di privacy non cito) al quale andammo insieme io e mia mamma. Detta in modo molto crudo, mi reputavano una bambina troppo grassa per praticare la ginnastica ritmica. Vi lascio immaginare come uscii da quella stanza. Mi sentivo un aquila senza ali, un pesce senza pinne, una bambina senza più un briciolo di autostima. Tutta quell'insicurezza che tuttora porto in me è dovuta a quel maledetto giorno. 
Ora direte, che senso ha continuare dopo un tale scoraggiamento ? Ebbene, la passione era più forte di ogni giudizio, e dopo qualche mese, nel settembre 2008 ero già totalmente inglobata nella società in cui ora mi alleno. Vi risparmio tutte le vicende accadute dopo, tutti gli insegnanti scappati, tutte le lacrime versate per gare andate male, tutto il sudore colato dalla mia fronte. Ora sono qui, ormai già troppo grande. Quest'anno ho deciso di dedicarmi quasi completamente all'insegnamento. Sì, a soli 16 anni mi sono presa la responsabilità di allenare un fantastico gruppo di 20 piccole ginnaste. Non immaginate nemmeno quanto mi senta orgogliosa di loro, orgogliosa di me stessa. In un anno sento di aver fatto miracoli. Mi rivedo in loro più che mai, vedo la voglia di imparare illuminare i loro occhi. Mi sento il loro punto di riferimento e il pensiero che questa sarà l'ultima settimana di corso un po' mi angoscia.. non so chi di loro ritroverò al mio ritorno; alcune potrei non rivederle mai più. Mi sa che mi aspetta la prima di una lunga serie di settimane dedicate ai saluti. E questo, cari lettori, mi rende sempre più consapevole del fatto che partirò davvero. Perchè, sì, mancano davvero pochi mesi ed io spesso me ne dimentico. 



mercoledì 20 maggio 2015

Bologna.

Non so davvero come io abbia fatto a trovare il tempo per scrivere questo post, fatto sta che son qui, in preda ad un mal di testa pulsante, che tento di prendere fiato tra Calvino e l'arte romana.
Allora, come avevo anticipato, ieri sono andata a Bologna per la riunione pre-partenza del BEC. Ebbene, grazie a tutti coloro che dall'anno scorso aggiornano costantemente il loro blog, io sapevo già praticamente tutto ciò che hanno detto. Tralasciando l'angoscia che mi hanno lasciato due ore consecutive di avvertimenti sul maledetto shock culturale (che aimè sono consapevole proverò molto presto, o almeno spero) , sono rimasta davvero stupita dalla lunghezza della procedura per ottenere il visto di studio, argomento sul quale non mi sono mai interrogata dal momento che non ho ancora una famiglia. (Sí , sono sempre più in ansia.)
Tutto sommato non è stato del tutto negativo o angosciante in quanto ho rivisto un ragazzo che aveva fatto a novembre con me il colloquio e il test di inglese. Ho tirato un mezzo sospiro di sollievo sapendo che anche lui è attualmente orfano. Inoltre ho scoperto per caso che partirà con la mia stessa associazione un ragazzo della mia scuola con cui tra l'altro siamo andati in gita in Austria un mese fa. Va anche lui in America ed è anche lui senza famiglia (allora non sono proprio l'unica sfigata dai).
Bene, dopo avervi più o meno riassunto il pomeriggio di ieri sono pronta per cimentarmi nel capire come si costruisce una volta a crociera.

Vi terrò aggiornati sull'esito della gara di questo weekend , per ora é tutto.
Kisses,
-Vale

sabato 16 maggio 2015

Altalena.

Un po' in ritardo, ma here I am.
Ormai è finita questa prima interminabile settimana colma di verifiche e interrogazioni di ogni tipo. Mi sembra di vivere in un campo minato, ogni giorno c'è un pericolo in agguato, qualcuno pronto a prendermi impreparata. E tutto questo solo perchè siamo a fine anno.. Mah. Il punto è che sono troppo ambiziosa. Voglio il meglio e non riesco ad accontentarmi del mediocre. Sono severa con me stessa, e questa settimana lo sono stata più che mai.
L'ansia per via dell'ancora assente famiglia ospitante si fa' sentire sempre di più; i professori non fanno altro che introdurre argomenti rassicurandoci che li verificheranno l'anno prossimo, e io? Ovviamente non posso non pensare al fatto che non ci sarò. La cosa mi spaventa, mi rassicura, mi terrorizza, mi solleva. Altalenante. Si, mi sento un'altalena. Mi dondolo su e giù, talvolta provando quel vuoto nello stomaco carico di adrenalina. Ma molte cose smorzano l'entusiasmo.
A proposito, martedì ci sarà la riunione pre-partenza organizzata a Bologna dal BEC, la mia cara associazione. Sarà quindi questo il 'topic' di cui parlerò nel prossimo post che sarà sicuramente molto più interessante delle paranoie che sto scrivendo.
Detto questo, mi preparo ad un'immersione senza ossigeno all'interno dei libri di Latino, Storia, Arte, Matematica, Inglese e Francese (In pratica mi butto nella mia libreria) per essere pronta ad affrontare quei maledetti stronzi senza un minimo di meritocrazia, più comunemente chiamati 'professori'.
Ah, dimenticavo, probabilmente scriverò in anticipo la settimana prossima in quanto sabato parto per Lignano Sabiadoro, Friuli, per il nazionale di Ginnastica Ritmica. Vi farò ovviamente il resoconto in un post dedicato interamente alla ginnastica.
In bocca al lupo a tutti per queste ultime settimane d'inferno.
Kisses,
-Vale

giovedì 7 maggio 2015

Orfana.

Lo so, é passato meno di una settimana da quando ho scritto il mio primo post, ma purtroppo domani, sarà una giornata molto impegnativa e probabilmente non avrei trovato il tempo di aggiornare.
È strano scrivere qui. È come parlare ad acchi chiusi. Non so a chi mi sto rivolgendo, non so nemmeno se qualcuno si sia ancora fermato a leggere la mia presentazione. In ogni caso, oggi volevo parlare del fatto che è Maggio ed io non ho ancora una famiglia. Sì, sono in ansia. Sono una persona molto suscettibile, per ciò qualunque , anche sottilissima cosa è capace di turbarmi. Sono molto brava a nascondere qualunque tipo di frustrazione, ma ho aperto questo blog per aprirmi, non per ripiegarmi su me stessa, quindi lo ammetto. Ho paura. Ho paura di non essere scelta da nessuno, ho paura di avere qualcosa che non va. Sono in questo stato di costante incertezza che solo altri futuri exchange possono capire. Odio l'incertezza , o è bianco o è nero. A questo punto, ogni giorno mi sveglio chiedendomi 'partirò?' , e ogni sera mi addormento senza una risposta.
Orfana. È come mi sento ora.
-Vale

venerdì 1 maggio 2015

Presentazioni.

Eccoci qua. Sono settimane che mi chiedo quale sia il giorno giusto per iniziare a scrivere sul mio primo blog. Mi sono finalmente decisa, proprio oggi, nella giornata dei lavoratori, inauguro questo mio diario che porterò con me negli Stati Uniti, il giorno in cui lascerò l'Italia.
Qualcuno leggerà ciò che scriverò ? Non lo so, lo spero. Ho davvero bisogno di un posto dove immagazzinare i miei pensieri, dove aprire la mente e sputare tutto ciò che sento. Mi sono prefissata il proposito di aggiornare questo blog almeno una volta a settimana. Lo so, la maggior parte degli exchange si da questo obiettivo ma quasi nessuno riesce a raggiungerlo. Ebbene, io lo farò. lo prometto.
Beh, qualche informazione su di me l'avete già nella descrizione del blog, ma voglio approfondire. Mi chiamo Valentina, ho 16 anni e abito a Reggio Emilia. Sto per concludere il terzo anno di liceo classico e pratico ginnastica ritmica da undici anni. Non posso lamentarmi della mia vita qui in Italia. Insomma, ho una famiglia meravigliosa, due genitori fantastici e quattro nonni a mia completa disposizione. Un gatto stronzo e ruffiano. Amiche fantastiche che mi fanno sputtanare dal ridere. Compagne di squadra che ormai sono diventate una seconda famiglia. E poi be, ho un ragazzo speciale. Sì, sarà dura dovermi allontanare da lui per così tanto tempo. Ma, sarò anche un'illusa sognatrice, penso di trovarlo al mio ritorno.. o almeno, lo spero con tutto il cuore.
Ho un carattere molto particolare. Odio la parola particolare, può voler dire tutto e niente. Per questo mi descrive alla perfezione. Un giorno posso svegliarmi con la forza di un uragano, e il giorno seguente sentirmi un naufrago spoglio di ogni qualità fisica e morale consumato dalle offese del tempo inarrestabile. Sono capace di ridere fino a piangere ma solo con le persone con cui mi sento a mio agio. Perchè purtroppo, do confidenza solo ai pochi con cui non mi sento in soggezione.
Sono terrorizzata dal giudizio degli altri. Ho sempre il timore di essere sbagliata, non capita, derisa. Sono però troppo buona, gentile, a volte succube di persone che mi trattano male. Ed è questo uno degli aspetti del mio carattere che spero di aver migliorato una volta tornata in Italia.
Motivo per il quale ho deciso di partire ? Ordinare i pensieri nella mia testa, capire me stessa e parlare con me stessa, scoprire quali siano le persone su cui posso davvero contare, imparare a vivere in modo indipendente, autonomo e soprattutto voglio davvero sapere se il mio posto è in Italia, dove sono nata. Perchè ora come ora non mi sento italiana, mi sento estranea a questo popolo di ignoranti, che possiede il 70% della storia mondiale e lo distrugge a poco a poco. L'Italia è uno spreco di bellezze naturali incommensurabili. L'Italia è corruzione. L'Italia è menefreghismo. L'Italia non è il posto in cui vorrei che i miei figli crescessero. Ecco perchè sono in cerca di un luogo in cui io mi possa sentire a casa.

Bene, ora sapete tutto, chiunque voi siate, dovunque voi siete. Ci sentiamo tra una settimana.
-Vale